“Cara Agatha,
C’è una cosa che non ho capito, perché la gente soffre ?
Perché non riesce a vivere serenamente ?
Perché prova invidia ?
Perché si fa la guerra ?”
“Caro fratello osserva la gente, essa è vittima della propria mente, dell’inganno del possesso, dell'illusione del tempo, della smania di avere sempre di più, da un ego che vuol crescere sempre di più.
Fermati un attimo mio caro in questo mondo che scorre e trova anche il tempo per guardare il mare, se solo la gente capisse che tutto quello di cui ha bisogno è dentro di se non soffrirebbe.
Che grosso inganno pensare che la felicità possa dipendere da una persona o da una situazione, farsi trascinare dall’onda di un emozione, dar seguito a tutti i pensieri che sono spesso ricordi rielaborati di ciò che era ieri, che grande inganno vivere in una prigione di cui in realtà hai persino le chiavi”
“Come si fa sorella mia ad uscire da questa voragine?”
“Chiamami e non disperare, fermarti a osservare ciò che sei e ciò che fai, trova il tempo di guardare i tuoi occhi, non li biasimare e non smettere di chiamarmi, perché ovunque tu sia io sono la vicino a te.
Tu non sei la tua mente ne il tuo corpo, tu non sei il tuo lavoro ne il tuo reddito, non sei il tuo nome, tu sei la tua anima e il tuo amore è solo questo che conta”
“Quante volte mi sono fermato, ho pianto e ti ho invocato, quante volte ho sperato e ho gridato e mi sono anche arrabbiato, ti ho chiesto di venire ma sembravi non sentire, mia Agatha vuoi dire che sei stata sempre li con te ?”
“Oh cuore del mio cuore, figlio di un così grande amore, come pensi che io ti abbia mai lasciato ? e dopo aver pianto sofferto e gridato quale forza ti ha sostenuto ?
Non è forse il mio cuore che è intervenuto ?
E quando te ne volevi nell’altro mondo andare non c’ero io che ti aiutavo a camminare ? Anche nell’ultimo prezzo che è l’offerta di se ma non sarai mai solo perché io sono con te”
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