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Busto reliquiario di sant'Agata In processione a Catania |
Un po' per ignoranza, un po' per arricchire i racconti sono stati tramandati di generazione in generazione fino a noi.
In questo post abbiamo raccolto sette (è il numero perfetto) tra le più famose leggende metropolitane su sant'Agata per sfatarle.
Non siate tristi se nel mezzo c'è anche qualcuna in cui credevate, ricordate invece la frase di Gesù
"La verità vi farà liberi"
- "Sant'Aita prima s'arrubbanu poi ci misinu i porti di ferru (Sant'Agata prima se la sono rubata dopo hanno fatto le porte di ferro)
Sant'Agata (ovvero il busto reliquiario) non è mai stato rubata, sono invece state trafugate le reliquie (per proteggerle durante le crociate) , come molti sanno dal 1040 (insieme Santa Lucia, San Euplio e San Leone) al 1126 ma nulla a che vedere con questo proverbio.
- I famosi "sette cancelli" dietro cui è custodito il busto reliquiario
Non esistono, e non è nemmeno sotto terra (anche se sotto la cattedrale ci sono le cripte e una volta era custodita li).
Il sacello (a cammaredda) ha due porte, sant'Agata sta dentro un "armadietto" a muro.
Tuttavia, se contiamo le "serrature" dall'ingresso della cattedrale fino all'armadietto possiamo contarne sei (non sette): Cancello esterno, porta della chiesa, Cancello prima del sacello, due porte del sacello, armadietto.
Falsa.
Le carceri romane erano sotto terra in tre piani, sant'Agata era custodita nel piano medio (dove ci stavano i detenuti in attesa di giudizio), ma sempre sotto terra (il luogo del santo carcere prima era una collina e il carcere era all'interno).
La finestra del santo Carcere fu aggiunta in epoca medievale.
La stanza in cui sant'Agata conobbe freddo, fame e umidità e dove morì è quella dove c'è l'altare con la bellissima statua che la raffigura.
- Sant'Agata aveva NON aveva quindici anni al momento del martirio
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Raffigurazione più Antica di sant'Agata |
Leggenda storicamente falsa, sant'Agata doveva avere un età compresa dai 19 ai 29 anni al momento del martirio.
Il mosaico più antico che esiste la raffigura come diaconessa (adulta) e diaconesse si diventava al ventesimo anno di età, le torture subite (compreso il taglio delle mammelle) erano vietate per fanciulle di un età così piccola, il modo di parlare di Agata è un modo di parlare da donna matura non da bambina.
Ultimo ma non meno importante, tutti i dipinti più antichi la raffigurano sempre come donna adulta.
- Sant'Agata bionda e con gli occhi azzurri
Non si conosce il volto di sant'Agata ma è altamente improbabile che una donna Siciliana duemila anni fa fosse bionda come una normanna (che ci invasero 1000 anni dopo circa), è più probabile che avesse i colori mediterranei tipici della nostra terra e delle dominazioni di allora, cioè arabe e greche (di cui poteva anche essere discendente).
- Il volto del busto reliquiario NON è quello di sant'Agata.
Regina Costanza D'aragona |
Come scritto su, non si conosce il vero volto della santa (non si usavano i dipinti all'epoca), come non conosciamo il vero volto di Gesù, della Madonna e di altri santi dei primi secoli dopo Cristo.
Il busto reliquiario venne fabbricato nel 1376 (1100 anni dopo la morte di sant'Agata), con quale probabilità quindi dovrebbe essere il volto reale della santa ?
Molto probabilmente invece Giovanni di Bartolo si ispirò alla regina Costanza d'Aragona, molto amata a Catania in quell'epoca e molto devota a sant'Agata, morta di parto a venti anni con fama di santità (tutt'ora è annoverata tra i beati).
- Il fercolo NON ha il motore
Non c'è l'ha ! facciamoci una ragione di questa cosa !!
Il fercolo ha una specie di sterzo (il baiardo), e i freni, ma viene trainato solo dalla forza dei devoti (Quando tirano e non quando si appoggiano al cordone).
Il motore, con tutte queste braccia nemmeno servirebbe, fidatevi !!
Ecco le sette leggende metropolitane Catanesi sfatate dalla scienza e dai fatti storici...
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